Il sistema visivo gioca un ruolo fondamentale nella performance sportiva: vedere è una funzione così abituale e spontanea che si ritienene essere innata, in realtà vedere è un processo appreso, frutto dell’esperienza e dell’educazione ed in quanto tale può essere migliorato.
Una performance visiva efficiente dipende dalla disponibilità di un repertorio di schemi appropriati e dalla capacità di localizzazione spaziale e temporale. Questo permette ai processi visivi una migliore integrazione con altri aspetti sensoriali. Per tutto ciò è necessario un confronto accurato dell’input attuale, con le esperienze precendenti, un’organizzazione ed efficienza motoria per l’economia dell’azione ed un accurato senso del tempo (timing). Se la percezione visiva è lenta o imprecisa, una muscolatura ben sviluppata può non essere espressa al meglio. Attraverso l’approccio diagnostico dell’optometria, una serie di procedure mettono in risalto gli aspetti ed il rendimento della funzione visiva, valutando aspetti percettivi e comportamentali. Ogni sport richiede tutte le abilità visive, ma molti ne richiedono alcune in particolare, il sistema visivo di ciascun atleta è costituito dagli stessi organi ma l’esigenza visiva è ben diversa.
Nessuna abilità può essere considerata in assoluto la più importante per compiere un gesto sportivo, ogni abilità è però importante per compiere l’azione nel modo migliore. Attraverso procedure specifiche è possibile modificare l’attitudine percettiva, ridurre le distrazioni, migliorare le abilità dell’individuo ad interagire con l’ambiente e rispondere in modo più efficiente.