Correlati visivi dei disturbi dell’apprendimento

L’optometria trova da tempo applicazione nel trattamento dei disturbi dell’apprendimento, occupandosi dei disordini visivi connessi, ed in accordo con le figure professionali che tradizionalmente si interessano di apprendimento, l’optometrista fornisce un valido contributo valutativo del soggetto, attraverso uno studio accurato di come l’individuo governa, gestisce e coordina il proprio sistema visivo in relazione all’ambiente circostante.

Il processo di valutazione optometrica delle funzioni visive prevede alcune aree di indagine:
La prima indagine fornisce una valutazione che raccoglie tutti i dati che un’analisi visiva può produrre in merito alle diverse abilità  visive funzionali, non limitandosi quindi alla misurazione dell’acutezza visiva e dello stato refrattivo, che risulta essere un metodo d’indagine limitativo, ma esplorando con particolare attenzione l’area prossimale, valutando quindi:

  • le abilità  oculomotorie
  • le abilità  fusionali, accomodative
  • la qualità  della visione binoculare

La seconda osservazione fornisce una valutazione che riassume i dati fondamentali per capire come l’informazione visiva è integrata ed elaborata. In questo senso le aree che vengono maggiormente osservate riguardano la percezione visiva della forma (funzioni visuo percettive)
Dalla restituzione della valutazione funzionale optometrica emerge un profilo del soggetto in relazione alla capacità visivo-funzionale, che vissuto nell’ambito di una terapia di più ampio respiro ed in sinergia con altri professionisti, fornisce un valore aggiunto alla definizione ed alla riuscita del percorso riabilitativo.