Contattologia pediatrica

Tra i primi 6/8 mesi la visione si modifica da bioculare a binoculare, con la possibilità di vedere gli oggetti come solidi e tridimensionali. Tuttavia, in presenza di forti anisometropie (differenza di difetto tra un occhio e l’altro) l’applicazione di lenti a contatto può risultare l’unico ausilio per garantire lo sviluppo binoculare senza creare confusione ed aniseiconia (differenza nella grandezza delle immagini retiniche). Correzioni inadegaute oppure semplicemente non correzioni, possono favorire deprivazioni sensoriali, e creare le condizioni per lo sviluppo dell’ambliopia (quando un occhio, anche corretto al meglio, vede molto meno dell’altro).

Anche in casi di Aniridia congenita, Albinismo, Coloboma, così come nelle afachie congenite dove, successivamente l’intervento, non si opta per l’inserimento della IOL (cristallino artificiale), l’uso di lenti a contatto risulta estremamente efficace per compensare il difetto residuo che generalmente è molto elevato.
Diverse sono le tipologie di lenti utilizzate per queste problematiche, morbide o gas-permeabili, comunque tutte customizzate con materiali ad elevate prestazioni di ossigenazione.

Da qualche anno la presenza di lenti in silicone e silicone hydrogel hanno risolto grossi problemi di iperemia limbare, bulbare, congiuntivale ed edema corneale. L’utilizzo di queste lenti speciali è possibile anche in neonati di pochi mesi, in sinergia e secondo le modalità indicate dal proprio specialista Oftalmologo.